Oggi parlo di soldi!

È raro che un gestore di centro ippico, un istruttore, insomma qualcuno che ha un ruolo di responsabilità in una scuderia, parli di redditività della propria attività. Non solo con gli altri, ma neanche con se stesso.

La forte passione fa sì che la cosa più importante sia stare in mezzo ai cavalli. Il guadagno passa in secondo piano come se fosse un accessorio opzionale.

Sì certo, l’argomento soldi è al centro di tanti discorsi, ma si parla sempre dei soldi degli altri: di quanto Tizio ha pagato un cavallo, di quanto Caio si fa pagare per la sua assistenza, quanto Sempronio addebita per la pensione dei cavalli.

Lo sguardo, e le parole, sono rivolti quasi sempre all’esterno. Quanto spreco di energie!

Eppure di energia ne serve, e anche tanta, a chi lavora nell’ambito equestre.

Di energia, competenze e ruoli ne abbiamo parlato ad uno dei nostri incontri su Zoom (se vuoi una sintetica relazione del contenuto, richiedimela con una email a sis@danielapecchioli.it).

Abbiamo evidenziato i tanti ruoli che ricopri quando sei in scuderia:

  • Sei in mezzo al campo e hai a che fare con allievi che si portano dietro il loro vissuto e le loro emozioni? Non basta la competenza tecnica, ti serve anche la tua intelligenza emotiva: sei un coach.
  • Sei in scuderia e vuoi trasmettere ai collaboratori il tuo modo di lavorare? Sei un formatore.
  • Sei nella segreteria e presenti il tuo servizio a un potenziale cliente? Sei un venditore.
  • Stai pubblicando su FB un post della tua scuderia? Stai facendo marketing.

E poi c’è un ruolo che supervisiona tutti gli altri, nel nostro ambiente lo definirei un ruolo fantasma: è sempre presente ma solo pochi lo vedono.

Il ruolo dell’imprenditore

Cosa vuol dire gestire il centro ippico come un imprenditore?

Vuol dire avere una visuale completa della tua attività.

È un po’ come guardarla con tre occhi:

  • il primo occhio è quello del visionario che riesce a guardare tutto dall’alto per controllare dove ti stanno portando le tue decisioni.
  • il secondo occhio si guarda intorno per comprendere che cosa sta succedendo sul percorso, serve per accorgersi degli ostacoli non previsti ed effettuare velocemente dei cambi di direzione.
  • il terzo guarda vicino a te per focalizzarsi sulle azioni che stai facendo (ed è quello che alleniamo di più).

Diciamo la verità, quello che ci piace fare è dedicarci alle attività operative. Occuparci dei cavalli a 360 gradi non ci pesa, non ci accorgiamo neanche di sacrifici e rinunce; preparare e portare gli allievi in gara ci riempie di orgoglio; anche prendere un pennello in mano per imbiancare la scuderia ci fa stare bene.

Poi però quando si tratta di pianificare il futuro della nostra attività diventiamo ciechi e procediamo a tentoni.

Invece dovremmo sgranare bene tutti e tre gli occhi se vogliamo rendere profittevole il nostro lavoro.

Messaggio da un extraterrestre

Sono quasi sicura che ti stai chiedendo da che pianeta sono uscita.

Hai ragione… nel mondo equestre questi ragionamenti sono da extraterrestre.

E adesso cerco di spiegarti perché dovresti salire anche te sulla mia navicella spaziale.

La gestione della tua scuderia implica una serie di decisioni e conseguenti azioni, da cui dipende la sua redditività.

Se non prendi decisioni strategiche rimani in balia degli eventi; in pratica se non decidi la direzione della tua attività, non saprai mai dove ti trovi e tantomeno dove stai andando.

Per ogni decisione che prendi hai tre possibilità:

  1. decidere di pancia, ossia affidarti all’intuito (magari ti va bene una volta, ma insistere con questo approccio porta al fallimento di qualunque business)
  2. decidere basandoti solo sui dati economici (faresti gestire la tua scuderia al commercialista che non sa niente del mondo equestre?)
  3. decidere valutando i dati numerici e interpretandoli grazie alla tua esperienza sul campo.

Che dici? Io opterei per la terza!

Quindi, riassumendo, per prima cosa devi raccogliere i dati del tuo centro ippico, interpretarli e poi decidere la tua strategia e le azioni da mettere in campo per raggiungere il tuo obiettivo economico.

E questo cos’è se non essere un imprenditore?

Essere un imprenditore non è una formula, ma è un atteggiamento, un approccio al lavoro, un percorso di crescita fatto di piccoli passi.


E ti dirò di più! Se sei un presidente o un gestore di centro ippico o un istruttore libero professionista è per te INDISPENSABILE usare un metodo imprenditoriale, ma lo è anche se sei un istruttore dipendente e hai un po’ di ambizione per il tuo futuro.

È indispensabile perché quello che sta succedendo in questo periodo ha tolto tutte le certezze che ci tenevano ancorati alle consuete abitudini, sia di vita che lavorative.

È tutto un susseguirsi di cambiamenti: il modo di lavorare, il potere d’acquisto delle famiglie, il tipo di formazione, le normative statali (vedi riforma dello sport), le richieste dei consumatori, le interruzioni delle attività. E tutti questi cambiamenti provocano ripercussioni in ogni ambito lavorativo, anche in quelli non direttamente coinvolti, compreso il nostro.

E siccome tutto questo avviene a una velocità impressionante, così devono essere anche i nostri tempi di reazione alle variazioni esterne.

La decisione strategica che dovresti prendere oggi e che invece rimandi perché non hai tempo di pensare, hai un sacco di cose da fare, non hai avuto il tempo di aggiornare i conti, etc etc, diventerà una decisione vecchia e non più adeguata al momento in cui la prenderai, perché nel frattempo ci saranno stati altri cambiamenti.

E per ultima, non per importanza, un’altra considerazione. In questi tempi di incertezza, una gestione profittevole della tua attività ti permette di accantonare una riserva finanziaria per superare i possibili, e purtroppo non rari, periodi difficili (mi riferisco alle interruzioni dovute alle epidemie umane ed equine, alla perdita di qualche cliente in difficoltà economica, ma anche alle variazioni normative che riducono i margini di guadagno).

Spero di essere riuscita a passarti perché è indispensabile occuparsi della gestione strategica ed economica del centro ippico.

Il primo passo

Ma torniamo al primo passo di questo cammino: la raccolta dei dati che ti servono come riferimento per prendere le tue decisioni e la loro interpretazione.

Se non l’hai mai fatto, in questo momento potresti sentirti smarrito. Non rinunciare! Si può imparare! Anzi, è la prima cosa da imparare. Questi numeri diventeranno i tuoi punti cardinali, i tuoi migliori alleati.

E se vuoi iniziare a orientarti in queste terre poco conosciute, penso proprio di poterti dare un aiuto (ebbene sì, è il mio lavoro!).

Siccome il tipo di dati da estrarre è diverso in base a ogni realtà lavorativa e al relativo contesto, fare qua un’esposizione di tutte le combinazioni possibili sarebbe diventato un gran dispendio di parole che, senza un’applicazione pratica, avrebbero rischiato di creare una grande confusione.

Ho quindi pensato di organizzare un incontro su Zoom per approfondire questo tema e focalizzarmi sulle specifiche situazioni proposte dai partecipanti.

A questo punto non ti rimane che prendere la prima decisione: passare all’azione e prenotare il tuo posto!

Ti aspetto sul mio pianeta.

Daniela

P.S. La tavola rotonda è su Zoom, lunedì 15 marzo alle 11. Inviami una mail a sis@danielapecchioli.it per confermare la tua partecipazione.

P.P.S. Se hai già partecipato a uno degli incontri precedenti, sai che c’è molta interazione tra i presenti. Questa volta, vista la corposità dell’argomento, ho deciso di limitare il numero dei partecipanti per approfondire le singole situazioni.

P.P.P.S. Già che parliamo di soldi, mi sembra giusto che tu sappia che il costo della partecipazione è 0 (zero) euro.